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Al Summit CIE 2023 Timmermans  annuncia una European Cycling Declation

Il 9 marzo scorso si è tenuto a Bruxelles il summit CIE, l’annuale assemblea dell’Associazione Cycling Industries Europe (CIE), che riunisce le industrie del mondo cycling in Europa.
Il CIE è una realtà attiva da pochi anni, che va ad affiancarsi alla storica Conebi (Conferderation of the European Bicycle Industry) nata nel 1960, e si pone come intento quello di rappresentare la voce del cycling business in Europa e nel mondo.

Summit CIE

Convergenza di intenti tra settore e politiche europee al Summit CIE

A differenza di altre organizzazioni di natura simile, il CIE ha una visione trasversale della bicicletta come catalizzatore di forze e tipologie di attività differenti, che vanno oltre la produzione di biciclette e componenti per toccare le infrastrutture e i servizi legati alla ciclabilità, il cicloturismo e la mobilità intermodale.

Proprio questa visione della bicicletta come servizio più che come prodotto è stata al centro del Summit CIE del 9 marzo, che ha visto la partecipazione della direzione di Clorofilla.

L’adesione di Clorofilla al CIE è infatti in fase di finalizzazione e consentirà al brand cesenate di entrare in collegamento con partner attivi a livello internazionale per mettere a disposizione i suoi prodotti e il suo know-how nella fornitura di servizi sempre più adatti ai ciclisti.

Ciclisti che nelle previsioni dell’Unione Europea saranno i veri protagonisti dei prossimi anni.
È notizia recente quella dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione che definisce una Cycling Strategy per l’Europa.
Essa mira a raddoppiare entro il 2030 l’uso della bici sul territorio europeo.

Ad aprire i lavori del Summit CIE è stata l’autorevole voce del Vice-Presidente dell’Unione Europea Frans Timmermans.
Accanto a lui l’Europarlamentare Karima Delli, responsabile della risoluzione sulla Cycling Strategy, e il Vice-Premier e Ministro dei Trasporti del Belgio Georges Gilkinet.

I loro interventi in rappresentanza dell’UE e dei Paesi Membri sono stati molto chiari nel definire una direzione univoca per le politiche europee dei prossimi anni.

Summit CIE

La visione lungimirante della UE

Citando l’autrice Susan Vreeland, Timmermans ha affermato che per restare in equilibrio occorre muoversi in avanti
e mantenere lo sguardo sull’obiettivo più distante.
Questa, secondo Vreeland, è la Filosofia di Vita del Ciclista.

“Ora, se vai in bici devi mantenere lo sguardo sulla distanza e non proprio davanti a te, perchè questo aumenta enormemente il rischio di una caduta. I
n questo senso, io credo che sia come la politica. Se guardi esattamente di fronte a te, cadrai.
Devi avere una visione del futuro più lontano, e di cosa questo implica per noi oggi”.
Queste le parole di Timmermans

Una lungimiranza, la sua, che ne prova la qualità come politico e ci permette di credere nelle prospettive avanzate.
Non solo la bicicletta è riconosciuta finalmente come un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, ma sarà l’unico mezzo in grado di permettere all’Europa di rispettare gli impegni del Green Deal con la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il miglioramento della qualità dell’aria e via di seguito.

Non sarà tuttavia soltanto l’ambiente a trarre vantaggio dal ruolo centrale della bicicletta nell’Europa del futuro.
Con la creazione di nuovi posti di lavoro (un milione previsto entro il 2030), la decongestione delle città, l’impatto sulla salute delle persone, il risparmio in termini economici e d energetici per i cittadini e per il pianeta, la bicicletta riveste un ruolo sociale di primo piano.

Certo il cambiamento implica uno sforzo notevole, che è stato sottolineato in tutti gli speech, ma la mentalità delle nuove generazioni è pronta per affrontarlo.

Timmermans stesso ha fatto notare come le nuove generazioni non siano più interessate ad avere un’auto con cui spostarsi, ma ad andare dal punto A al punto B nel modo più rapido ed efficace possibile.

Guardando alla situazione di città come la stessa Bruxelles non si può che rilevare che la bicicletta sia diventata il mezzo più rapido per gli spostamenti quotidiani.

Tuttavia non è ancora il mezzo più sicuro, e su questo resta tanto da fare, a partire dalla realizzazione di infrastrutture e dall’implementazione di servizi.

Summit CIE

Frans Timmermans ha annunciato l’approvazione di una European Cycling Declaration

Nel suo discorso al Summit CIE Timmermans ha aggiunto un’importante tassello alle politiche di sostegno al settore ciclistico, anticipando l’approvazione nei prossimi mesi di una European Cycling Declaration.

Il documento conterrà i principi e gli obiettivi del cambiamento che si dovrà realizzare nei prossimi anni ma anche il dettaglio delle azioni e degli strumenti che l’Europa e di conseguenza gli Stati Membri metteranno in campo per raggiungere questi obiettivi.

Si parla dunque di modalità concrete di finanziamento e di definire le proporzioni degli interventi da attuare, ad esempio con il raddoppio esatto delle infrastrutture ciclistiche disponibili.

Scuole, centri commerciali, edifici privati dovranno prevedere ad esempio l’implementazione di servizi per le biciclette, e la Dichiarazione farà sì che laddove sia possibile introdurre una strategia per favorire la ciclabilità, questo venga fatto.

Timmermans non nasconde l’attesa di un periodo di disagio per tutti noi, inevitabile conseguenza di tutti i cambiamenti di abitudini, e in questo senso il suo discorso è suonato come una chiamata alle armi per tutti gli attori coinvolti.

Summit CIE

Karima Delli: niente più chiacchiere ma fatti concreti

Sulla stessa linea si è collocato l’intervento della francese Karima Delli che ha seguito quello di Timmermans al summit CIE.
Delli ha ribadito l’importanza della bicicletta come mezzo di trasporto e ha affermato che siamo entrati in un momento storico in cui non possiamo più permetterci di perdere tempo in discorsi ma dobbiamo agire velocemente per il cambiamento.

Con una visione pragmatica della questione ha sottolineato come il discorso ambientale e sociale vada a braccetto con quello economico, dato che in futuro sarà sempre più importante convertire i posti di lavoro verso settori sostenibili e in crescita.
Il motto lanciato da Delli è stato: “When it’s good for the climate it’s good for the job”.

E’ seguito a ruota l’intervento del Ministro Gilkinet, per cui la bicicletta è “la via più veloce verso la felicità” e il miglior modo per connettersi con il mondo.

Da appassionato ciclista Gilkinet è la prova di come l’approccio al ciclismo possa essere cambiato e possa acquisire rilievo e importanza a vari livelli.

Gilkinet è infatti riuscito a trasformare quella relativa al ciclismo in una competenza federale, esattamente come avviene per mezzi di trasporto come treni e aerei, attraverso il progetto BE Cyclist.

Il progetto è il frutto di un lavoro avvenuto a stretto contatto con altri ministeri (economia, giustizia, ecc.) che permetterà di portare molte più persone in bici in Belgio grazie a provvedimenti concreti.
Fra questi ad esempio gli incentivi chilometrici per l’uso della bici concessi a livello statale, più posti bici disponibili su tutti i treni, pene più severe per i furti di bici.

Azioni concrete, precedentemente attuate solo a livello locale, che secondo Gilkinet devono trasformasi in iniziative regionali e quindi federali attraverso quella che ha definito la European Bike Revolution.

L’obiettivo secondo Kevin Mayne: creare un ecosistema ciclista europeo

Business as usual non creerà un ecosistema europeo di mobilità sostenibile, sicuro e affidabile. Abbiamo dimostrato che la ciclabilità può raddoppiare e abbiamo più potenziale nel creare posti di lavoro di qualunque altro settore della mobilità”

Con questa potente affermazione il C.E.O. di Cycling Industries Europe Kevin Mayne ha aperto il suo intervento subito dopo il Ministro Gilkinet.

Gli interventi della politica sono stati da Mayne riconosciuti come un traguardo fondamentale, un endorsement necessario per l’industria ciclistica che ora si trova chiamata a produrre il risultato atteso.
Secondo Mayne non siamo più al punto in cui i politici riconoscono l’importanza del ciclismo ma rimandano il momento di occuparsene perchè altre sono le questioni urgenti.

La bici è diventata finalmente prioritaria anche per loro.
Questa idea deve essere diffusa, perchè l’obiettivo è quello di portare più persone in bici, più donne, più anziani, più bambini, mettendo a disposizione più parcheggi, più ciclabili, più biciclette.

Le bici devono diventare più economiche, comprese quelle elettriche, che consentiranno l’accesso di più persone all’uso delle due ruote.

Anche per Mayne il cammino è tutto da compiere, ma l’obiettivo deve essere quello di creare un vero e proprio ecosistema ciclistico europeo.

Si tratta di un lavoro “duro, difficile e significativo”, che merita proprio per questo dedizione e convinzione.

 

Un mondo di servizi connesso e sostenibile

Il resto della giornata ha confermato la maturità del sistema cycling in Europa, con l’intervento di numerosi membri che hanno confermato una visione unitaria in cui prevalgono i concetti di connettività, sostenibilità e fiducia.

Secondo Anna Buchmann di Noca Mobility stiamo attraversando un momento eccitante, in cui si è passati da un generico intento di collaborazione ad una chiara visione di come questa collaborazione può esplicitarsi nello scambio di dati e informazioni fra le aziende.

Sempre sua l’osservazione su quanto le tematiche legate alla sostenibilità vadano affrontate nel dettaglio, senza nascondersi dietro alla natura della bicicletta come oggetto green.

Le filiere vanno verificate, i fornitori vanno verificati, le materie vanno verificate, e tutto quello che può garantirci un’industria sana e trasparente.
Nel corso dello stesso panel del Summit CIE, Raymond Gente del gruppo PON ha ribadito l’importanza di cogliere il momento per dimostrare l’affidabilità del sistema industriale e confermare la sua capacità di interloquire con le forze politiche producendo i risultati attesi.
La convergenza delle visioni economica e politica è infatti di fondamentale importanza, ma sussiste ancora un problema di fiducia per cui l’industria deve essere in grado di giustificare l’investimento della parte politica sul mondo cycling.

Collaborazione e sviluppo

L’impressione tratta dal Summit CIE del 9 marzo è senz’altro quella di un momento decisivo per il mondo della bici.
Da qui a pochi anni sarà evidente se la svolta auspicata da politica e attori economici sarà realmente possibile.

La nostra sensazione è che i livelli di fiducia e di competenza siano alti e soprattutto che esista un (raro) senso di collaborazione fra realtà diverse che lavorano verso un obiettivo comune, grazie anche al lavoro del CIE.

Anche Clorofilla comprende l’importanza di questo lavoro di rete che si inserisce nell’ottica di una crescita economica diversa, che non guarda soltanto al profitto immediato ma considera il ruolo sociale che ogni operatore svolge nel contesto in cui opera.

Questa è da sempre la filosofia di Buratti Meccanica e con l’intervento in un settore strategico per il cambiamento come quello del ciclismo attraverso il marchio Clorofilla l’azienda si propone di farne il cuore della sua missione.

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Clorofilla diventa socio Euromobility, associazione italiana dei mobility manager

Nel 2023 Clorofilla entra in Euromobility, l’Associazione italiana dei mobility manager.
Al fianco di aziende e di amministrazioni già attive nel campo della mobilità sostenibile, Clorofilla mette la propria esperienza al servizio di un paese sempre più ciclabile.

Chi sono i mobility manager

Il cosiddetto “Decreto rilancio” del 2020 (Legge 17 luglio 2020, n. 77) ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese private e gli enti pubblici con più di 100 dipendenti situate nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti l’adozione del cosiddetto piano di spostamento casa-lavoro rivolto ai dipendenti.
Tale piano serve a definire una strategia per facilitare gli spostamenti del personale ed evitare di contribuire al congestionamento del traffico urbano.
A tal fine deve essere prevista la figura del mobility manager, un incaricato con competenze utili a contribuire al processo decisionale, alla programmazione, definizione e realizzazione del piano di spostamento.

E’ chiaro quindi che le figure dei mobility manager saranno sempre più richieste e presenti nel mondo lavorativo, così come sempre più necessarie saranno le competenze in tema di mobilità sostenibile.
L’associazione Euromobility si occupa di fare formazione in questo senso dal momento della sua costituzione, nell’anno 2000, quando ancora quella del mobility manager era una figura definita a livello legislativo ma non obbligatoria per enti e aziende.
Nel 2011 è stata designata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come National Focal Point per l’Italia in EPOMM – European Platform on Mobility Management.

Clorofilla entra in Euromobility

Cosa fa Euromobility

Ad oggi l’associazione si occupa di curare i rapporti in materia di mobilità sostenibile con le Istituzioni nazionali e internazionali, promuovendo meeting, eventi, convegni e progetti di sensibilizzazione ed educazione in ambito scolastico, come Annibale, il Serpente Sostenibile.
Tiene inoltre corsi di formazione e workshop su tematiche che vanno dal mobility management alla qualità dell’aria, sulla mobilità ciclistica e così via.
Ogni anno organizza due conferenze dedicate alla mobilità, la conferenza MobyDixit e la Conferenza Nazionale sui PUMS per pianificazione della mobilità urbana e in particolare ai Piani Urbani di Mobilità Sostenibile .

Fornisce inoltre supporto alla P.A. e alle aziende per la redazione dei piani di spostamento casa-lavoro e per l’introduzione di servizi di mobilità sostenibile.
Realizza sondaggi e campagne di monitoraggio per la stima dell’impatto della mobilità sostenibile sulla qualità dell’ambiente e fornisce supporto tecnico-scientifico alle ricerche di settore e gestisce due  l’osservatorio PUMS e l’Osservatorio 50 Città.

Clorofilla entra in Euromobility

Perché Clorofilla entra in Euromobility

Entrando a far parte dell’Associazione Clorofilla intende contribuire con il proprio know how e i propri prodotti allo diffusione di una cultura della mobilità sostenibile che coinvolga gli attori pubblici e privati in modo estensivo.
Con la stipula di una convenzione ad hoc con Euromobility, inoltre, rende più economico e immediato l’acquisto dei prodotti che possono servire all’implementazione di aree e servizi dedicati al ciclismo.
Inoltre, la partecipazione del team Clorofilla agli eventi e ai seminari organizzati da Euromobility renderà l’azienda più capace di rispondere alle esigenze degli utenti e di sviluppare una maggiore conoscenza delle problematiche legate alla mobilità sostenibile che potranno essere utili sia in fase di consulenza sia per lo sviluppo di nuove e più adeguate soluzioni.

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I piani strategici di mobilità ciclistica in Europa e in Italia

Quanto investono e quali piani adottano per promuovere la mobilità su due ruote i vari stati europei?

Lo rivela il secondo report realizzato dalla European Cyclists’​ Federation sullo stato delle strategie per la ciclabilità.

Con l’approvazione nel 2021 del Pan-European Master Plan for Cycling Promotion siglato da 54 paesi dell’area europea, gli stati sono si sono impegnati a sviluppare e mettere in atto un piano strategico nazionale entro il 2030. L’obiettivo complessivo del piano è di raddoppiare entro la stessa data il numero di spostamenti in bicicletta sul territorio nel suo complesso.

Come per la maggior parte degli altri paesi europei anche l’Italia ha adottato il suo primo piano strategico, che copre nel nostro caso il biennio 2022-2024.

Le strategie previste dai vari paesi riguardano interventi misti sulla mobilità nel suo complesso, con azioni volte non soltanto a migliorare le infrastrutture e a facilitare l’utilizzo della bicicletta, anche in combinazione con i trasporti pubblici, ma anche a interventi di tipo educativo che contribuiscano nel tempo all’educazione della cittadinanza all’uso delle due ruote e ad un cambio duraturo della cultura della mobilità e delle pratiche quotidiane.

Nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed Extraurbana italiano le azioni previste demandano la quasi totalità degli interventi agli enti locali e in particolare ai comuni..

Tra questi interventi è previsto, ferma restando l’autonomia dei comuni in materia di mobilità urbana, anche il provvedimento cosiddetto “città 30 km/h”, approvato dalla Città di Milano dove sarà in vigore dal 2024.

Il documento recita che “tale approccio è ritenuto di particolare valore per favorire lo sviluppo di una ciclabilità diffusa e sicura nelle città, garantendo una rete stradale a misura di bicicletta”.

Il provvedimento non è dunque soltanto una (lodevole) iniziativa della giunta milanese, ma il frutto di un processo di cambiamento in atto a livello internazionale, richiesto dall’Unione Europea e formalmente sostenuto dal nostro governo.

Per questo ogni azione in tal senso è non solo la benvenuta ma il segno di un’evoluzione ormai avviata e inarrestabile in una direzione che vediamo chiara davanti a noi, fatta di spazi urbani riconquistati ad una mobilità a misura d’uomo e di ambiente.

 

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Part of the solution: sulla Rotta del Sale trail con Clorofilla

All’inizio di dicembre, approfittando della festività dell’Immacolata, alcuni membri dello staff di Clorofilla hanno pensato di sperimentare un modo diverso di viaggiare.
I ponti festivi, si sa, ci mettono spesso di fronte ad un dilemma.
Restare a casa e rinunciare a scoprire la nostra bella terra e i suoi tanti tesori o metterci in auto e contribuire ad intasare le strade, a peggiorare la qualità dell’aria e ad alzare il livello di stress di tutti coloro che semplicemente vorrebbero staccare un po’ dai ritmi quotidiani?

La soluzione esiste già, e ce l’abbiamo a portata di mano. La mobilità slow che una semplice bicicletta ci fornisce è il modo giusto per aggirare questo problema. Senza rinunciare a fare le cose che amiamo, anzi aggiungendo qualcosa di più alla nostra esperienza di viaggio, possiamo contribuire a cambiare le cose. Per tre giorni, lontani dal traffico e dal caos, abbiamo pedalato sulla Rotta del Sale, il percorso ciclabile che collega Cervia a Venezia. Le tracce del percorso sono scaricabili sul sito rottadelsalebiketrail.it , dove sono disponibili anche tante informazioni sui servizi presenti lungo la via e utili consigli di viaggio.

Abbiamo documentato la nostra avventura in un breve reportage con cui inauguriamo una serie di video attraverso i quali vogliamo condividere la nostra passione per la bici, la nostra visione del futuro e lo sviluppo di nuove scelte di mobilità.
Buona visione.

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Clorofilla diventa sponsor di Finale Outdoor Region

Con accordo recentemente stipulato e ufficializzato nel corso dell’assemblea annuale tenutasi il 1° dicembre, Clorofilla diventa sponsor del consorzio Finale Outdoor Region (FOR) per tutto il 2023 insieme ai marchi Bosch, in qualità di main sponsor, Ship to cycle e Futurenergy.
Finale Outdoor Region è il consorzio privato che riunisce gli operatori hospitality, food & beverage, beach e outdoor del Finalese con l’intento di promuovere, tutelare e valorizzare il territorio partendo proprio dagli sport outdoor che hanno reso Finale Ligure un brand importante a livello mondiale.

Clorofilla diventa sponsor di Finale Outdoor Region

Il titolare Lorenzo Buratti sul palco insieme ad Enrico Guala durante la presentazione al consorzio FOR

La presenza di Clorofilla a Finale Ligure è il frutto di relazioni umane prima ancora che professionali. Relazioni che si sono create nel corso degli anni durante i quali abbiamo frequentato questa località come biker appassionati, avendo così modo di innamorarci del suo territorio e di assistere alla sua evoluzione.
L’enorme lavoro svolto dal Consorzio FOR nasce da un gruppo di persone che hanno saputo vedere lontano nel tempo, scommettendo trent’anni fa sul potenziale delle attività outdoor, e in particolare sul mondo mtb e più recentemente emtb, come volano di crescita per tutto il territorio.

I numeri eccezionali presentati nel corso dell’assemblea annuale del consorzio testimoniano della bontà di questa visione, che rende oggi Finale Ligure una delle mete più ambite per i bikers di tutto il mondo, a cui molte realtà guardano come esempio di buone pratiche e idee innovative per il turismo sportivo.
Clorofilla si riconosce nei valori che animano questa visione, che fa della presenza dei ciclisti sul territorio una ragione di crescita sostenibile, di salvaguardia e di valorizzazione, e non di sfruttamento.

L’accordo di sponsorizzazione prevede un ritorno in termini di visibilità attraverso i vari, attivissimi canali di comunicazione attivati da FOR, oltre ad un rapporto diretto con i numerosi aderenti al consorzio.
Il  sostegno di Clorofilla si è tradotto concretamente anche nell’installazione di una colonnina Power e di una rastrelliera Liana presso la Outdoor Base di Finale Ligure.

L’infopoint Outdoor Base a Finale Ligure è un punto di riferimento essenziale per tutti i riders

Punto informativo IAT e area di partenza degli shuttle e dei tour guidati sui sentieri del finalese, la Outdoor Base è tappa obbligata per i numerosissimi biker presenti sull’area, che possono così usufruire dei servizi messi a disposizione da Clorofilla.
Nella primavera 2023 verrà aperto un secondo punto informativo a Pietra Ligure, dove è in fase di sviluppo un’ampia rete sentieristica dedicata in particolare alle bici elettriche. Anche la Outdoor Base di Pietra sarà dotata di colonnina di ricarica e riparazione e rastrelliera Clorofilla accessibili a tutti i biker gratuitamente.

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Canevecchio Sa-und: Clorofilla sostiene la serata ciclo-musicale di Luca Gregorio e Riccardo Magrini a Cesena

La missione di diffondere la cultura della bicicletta passa anche dalla capacità di raccontare il ciclismo, di portarlo in mezzo alle persone, attraverso l’ibridazione con ciò che apparentemente non ha a che fare con esso, nei luoghi più inaspettati e nelle modalità più impensate.

Per questo Clorofilla, insieme ad altre realtà del territorio come Oli e-bike systemsAlba 87 gin , Valle Savio Bike Hub  e Cantina Braschi ha scelto di partecipare come partner ad un’iniziativa organizzata dagli amici dell’A.S.D. Cicli Neri  con il patrocinio del comune di Cesena per portare in città il progetto “Cane vecchio sa-und”.

 

La locandina dell’evento del 1° dicembre a Cesena

Che cos’è “Cane vecchio sa-und”? Si tratta di un’iniziativa “ciclo-musicale” ideata da Luca Gregorio e Riccardo Magrini, le cui voci sono ben note agli appassionati di bici dato che insieme a Moreno Moser sono loro a commentare per Eurosport Italia tutti gli eventi del grande ciclismo.
Non tutti sanno però che “Greg” e “Il Magro” sono però anche appassionati musicisti, che per questa serata hanno messo le loro voci e la loro chitarra (Luca Gregorio) al servizio del pubblico tra aneddoti e curiosità ciclistiche, in un botta e risposta informale e divertente.

Riccardo Magrini e Luca Gregorio

Clorofilla era presente con i suoi prodotti che sono serviti ad allestire la mostra di bici e maglie storiche allestita dalle ore 18.30 che ha fatto da scenografia all’aperitivo organizzato dal Chiosko Savelli , mentre la musica è stata protagonista dell’apericena preso l’adiacente ristorante Piza  dove dalle ore 20 si è svolta la serata in vero stile romagnolo che ha unito non solo ciclismo e buona musica ma anche buon cibo e buon vino.

I posti disponibili sono andati esauriti nel giro di poco tempo dall’apertura delle prenotazioni, a testimonianza dell’interesse sempre vivo sul nostro territorio sempre più bike friendly per le iniziative che gravitano attorno al mondo bike e che sanno mettere in connessione esperienze diverse per aprire le porte anche ai non ciclisti per attrarli nell’orbita delle due ruote come strumento di salute, benessere e divertimento alla portata di tutti.

Proprio presso i giardini Savelli sarà a breve installata a cura del Comune di Cesena una colonnina Clorofilla Power per l’assistenza meccanica e la ricarica delle ebike che sarà al servizio dei numerosi ciclisti urbani che transitano da questo spazio accogliente ogni giorno.

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Energizzati e ricaricati da una stellare edizione di Key Energy 2022

La nostra stagione espositiva si è chiusa la scorsa settimana con la prima partecipazione come espositori alla fiera delle energie rinnovabili Key Energy in concomitanza con Ecomondo dall’8 all’’11 novembre.

Un’edizione che ha visto la partecipazione di 1.400 espositori che hanno attratto 600 buyers e il 41% in più di presenze rispetto alla precedente edizione del 2021, con presenze estere da ben 90 paesi, come comunicato ufficialmente da Italian Exhibition Group al termine della manifestazione.

Una bella conferma anche per Clorofilla: grazie alla capacità dei nostri prodotti di unire funzionalità, semplicità d’utilizzo, affidabilità e un design particolarmente riconoscibile, moltissimi sono stati i contatti e le interlocuzioni durante i giorni di fiera, sia con pubbliche amministrazioni che con soggetti privati, dall’Italia e da paesi esteri che per la prima volta hanno scoperto il nostro marchio.

Tra tecnologie ad altissima specializzazione, Clorofilla ha saputo guadagnarsi la sua fetta di visibilità proprio per l’immediatezza dei concetti che stanno alla base del servizio offerto dalle nostre colonnine. L’interesse rilevato da parte del settore che si occupa di sviluppo energetico e sostenibilità ci indica una chiara direzione di sviluppo che non riguarda solo il mondo “bike” ma più in generale tutti i soggetti coinvolti in quella che speriamo diventi una vera e propria rivoluzione verso una mobilità a misura d’uomo.

Ricaricati dall’energia positiva di un evento in cui abbiamo potuto tastare il polso di un settore in pieno fermento e partecipare a incontri e formazioni con enti e soggetti aggregatori che guidano oggi lo sviluppo energetico in Europa, torniamo al lavoro dando seguito alle moltissime richieste giunte che apriranno nuovi filoni di crescita per noi e che rinnovano le nostre energie per lo sviluppo dei nuovi progetti in cantiere per l’anno 2023.

 

 

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Clorofilla a Key Energy 2022

Dall’8 all’11 novembre Clorofilla sarà presente alla quindicesima edizione di Key Energy, la fiera delle energie rinnovabili organizzata da Italian Exhibition Group che si terrà in concomitanza con Ecomondo all’interno della Fiera di Rimini.

Con oltre 1.400 aziende partecipanti, Key Energy è un punto di riferimento internazionale per tutto quello che riguarda la transizione verso la sostenibilità energetica. Al suo interno ospita ogni anno servizi, soluzioni e tecnologie utili ad accelerare e ottimizzare  la conversione che appare sempre più urgente e indispensabile all’ economia e ancora di più al nostro quotidiano.

Tra i suoi  temi centrali la mobilità sostenibile e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie ad ampliare l’elettrificazione delle soluzioni per il trasporto. E’ ormai chiaro il ruolo fondamentale che in questo settore possono giocare le due ruote, elettriche e non, all’interno della città “verde” che immaginiamo per il nostro futuro.

Oltre che di prodotti e tecnologie, Key Energy è fatto anche di incontri, seminari e appuntamenti per trattare il futuro del nostro ambiente e farne parte da protagonisti. Ecco perché Clorofilla sarà presente oltre che per presentare i suoi prodotti per attivare una rete di dialogo con altri soggetti attivi nel settore e mettere la sua expertise aziendale al servizio del cambiamento.

 

 

Da tempo i nostri principali interlocutori sono le amministrazioni pubbliche e i privati che si adoperano per reinventare gli spazi di lavoro, urbani e di svago in cui le persone vivono e trascorrono il loro tempo, contribuendo a ridisegnarli. Le soluzioni Clorofilla sono pronte oggi per il domani che vogliamo realizzare, con prodotti veramente sostenibili e un occhio sempre attento a rendere il nostro paesaggio più bello.

Ci trovate allo stand 57 nel padiglione D7 della Fiera di Rimini da martedì 8 a venerdì 11 novembre.

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