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Category Archives: Notizie

Al Summit CIE 2023 Timmermans annuncia una European Cycling Declation

Il 9 marzo scorso si è tenuto a Bruxelles il summit CIE, l’annuale assemblea dell’Associazione Cycling Industries Europe (CIE), che riunisce le industrie del mondo cycling in Europa.
Il CIE è una realtà attiva da pochi anni, che va ad affiancarsi alla storica Conebi (Conferderation of the European Bicycle Industry) nata nel 1960, e si pone come intento quello di rappresentare la voce del cycling business in Europa e nel mondo.

Summit CIE

Convergenza di intenti tra settore e politiche europee al Summit CIE

A differenza di altre organizzazioni di natura simile, il CIE ha una visione trasversale della bicicletta come catalizzatore di forze e tipologie di attività differenti, che vanno oltre la produzione di biciclette e componenti per toccare le infrastrutture e i servizi legati alla ciclabilità, il cicloturismo e la mobilità intermodale.

Proprio questa visione della bicicletta come servizio più che come prodotto è stata al centro del Summit CIE del 9 marzo, che ha visto la partecipazione della direzione di Clorofilla.

L’adesione di Clorofilla al CIE è infatti in fase di finalizzazione e consentirà al brand cesenate di entrare in collegamento con partner attivi a livello internazionale per mettere a disposizione i suoi prodotti e il suo know-how nella fornitura di servizi sempre più adatti ai ciclisti.

Ciclisti che nelle previsioni dell’Unione Europea saranno i veri protagonisti dei prossimi anni.
È notizia recente quella dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione che definisce una Cycling Strategy per l’Europa.
Essa mira a raddoppiare entro il 2030 l’uso della bici sul territorio europeo.

Ad aprire i lavori del Summit CIE è stata l’autorevole voce del Vice-Presidente dell’Unione Europea Frans Timmermans.
Accanto a lui l’Europarlamentare Karima Delli, responsabile della risoluzione sulla Cycling Strategy, e il Vice-Premier e Ministro dei Trasporti del Belgio Georges Gilkinet.

I loro interventi in rappresentanza dell’UE e dei Paesi Membri sono stati molto chiari nel definire una direzione univoca per le politiche europee dei prossimi anni.

Summit CIE

La visione lungimirante della UE

Citando l’autrice Susan Vreeland, Timmermans ha affermato che per restare in equilibrio occorre muoversi in avanti
e mantenere lo sguardo sull’obiettivo più distante.
Questa, secondo Vreeland, è la Filosofia di Vita del Ciclista.

“Ora, se vai in bici devi mantenere lo sguardo sulla distanza e non proprio davanti a te, perchè questo aumenta enormemente il rischio di una caduta. I
n questo senso, io credo che sia come la politica. Se guardi esattamente di fronte a te, cadrai.
Devi avere una visione del futuro più lontano, e di cosa questo implica per noi oggi”.
Queste le parole di Timmermans

Una lungimiranza, la sua, che ne prova la qualità come politico e ci permette di credere nelle prospettive avanzate.
Non solo la bicicletta è riconosciuta finalmente come un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, ma sarà l’unico mezzo in grado di permettere all’Europa di rispettare gli impegni del Green Deal con la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il miglioramento della qualità dell’aria e via di seguito.

Non sarà tuttavia soltanto l’ambiente a trarre vantaggio dal ruolo centrale della bicicletta nell’Europa del futuro.
Con la creazione di nuovi posti di lavoro (un milione previsto entro il 2030), la decongestione delle città, l’impatto sulla salute delle persone, il risparmio in termini economici e d energetici per i cittadini e per il pianeta, la bicicletta riveste un ruolo sociale di primo piano.

Certo il cambiamento implica uno sforzo notevole, che è stato sottolineato in tutti gli speech, ma la mentalità delle nuove generazioni è pronta per affrontarlo.

Timmermans stesso ha fatto notare come le nuove generazioni non siano più interessate ad avere un’auto con cui spostarsi, ma ad andare dal punto A al punto B nel modo più rapido ed efficace possibile.

Guardando alla situazione di città come la stessa Bruxelles non si può che rilevare che la bicicletta sia diventata il mezzo più rapido per gli spostamenti quotidiani.

Tuttavia non è ancora il mezzo più sicuro, e su questo resta tanto da fare, a partire dalla realizzazione di infrastrutture e dall’implementazione di servizi.

Summit CIE

Frans Timmermans ha annunciato l’approvazione di una European Cycling Declaration

Nel suo discorso al Summit CIE Timmermans ha aggiunto un’importante tassello alle politiche di sostegno al settore ciclistico, anticipando l’approvazione nei prossimi mesi di una European Cycling Declaration.

Il documento conterrà i principi e gli obiettivi del cambiamento che si dovrà realizzare nei prossimi anni ma anche il dettaglio delle azioni e degli strumenti che l’Europa e di conseguenza gli Stati Membri metteranno in campo per raggiungere questi obiettivi.

Si parla dunque di modalità concrete di finanziamento e di definire le proporzioni degli interventi da attuare, ad esempio con il raddoppio esatto delle infrastrutture ciclistiche disponibili.

Scuole, centri commerciali, edifici privati dovranno prevedere ad esempio l’implementazione di servizi per le biciclette, e la Dichiarazione farà sì che laddove sia possibile introdurre una strategia per favorire la ciclabilità, questo venga fatto.

Timmermans non nasconde l’attesa di un periodo di disagio per tutti noi, inevitabile conseguenza di tutti i cambiamenti di abitudini, e in questo senso il suo discorso è suonato come una chiamata alle armi per tutti gli attori coinvolti.

Summit CIE

Karima Delli: niente più chiacchiere ma fatti concreti

Sulla stessa linea si è collocato l’intervento della francese Karima Delli che ha seguito quello di Timmermans al summit CIE.
Delli ha ribadito l’importanza della bicicletta come mezzo di trasporto e ha affermato che siamo entrati in un momento storico in cui non possiamo più permetterci di perdere tempo in discorsi ma dobbiamo agire velocemente per il cambiamento.

Con una visione pragmatica della questione ha sottolineato come il discorso ambientale e sociale vada a braccetto con quello economico, dato che in futuro sarà sempre più importante convertire i posti di lavoro verso settori sostenibili e in crescita.
Il motto lanciato da Delli è stato: “When it’s good for the climate it’s good for the job”.

E’ seguito a ruota l’intervento del Ministro Gilkinet, per cui la bicicletta è “la via più veloce verso la felicità” e il miglior modo per connettersi con il mondo.

Da appassionato ciclista Gilkinet è la prova di come l’approccio al ciclismo possa essere cambiato e possa acquisire rilievo e importanza a vari livelli.

Gilkinet è infatti riuscito a trasformare quella relativa al ciclismo in una competenza federale, esattamente come avviene per mezzi di trasporto come treni e aerei, attraverso il progetto BE Cyclist.

Il progetto è il frutto di un lavoro avvenuto a stretto contatto con altri ministeri (economia, giustizia, ecc.) che permetterà di portare molte più persone in bici in Belgio grazie a provvedimenti concreti.
Fra questi ad esempio gli incentivi chilometrici per l’uso della bici concessi a livello statale, più posti bici disponibili su tutti i treni, pene più severe per i furti di bici.

Azioni concrete, precedentemente attuate solo a livello locale, che secondo Gilkinet devono trasformasi in iniziative regionali e quindi federali attraverso quella che ha definito la European Bike Revolution.

L’obiettivo secondo Kevin Mayne: creare un ecosistema ciclista europeo

Business as usual non creerà un ecosistema europeo di mobilità sostenibile, sicuro e affidabile. Abbiamo dimostrato che la ciclabilità può raddoppiare e abbiamo più potenziale nel creare posti di lavoro di qualunque altro settore della mobilità”

Con questa potente affermazione il C.E.O. di Cycling Industries Europe Kevin Mayne ha aperto il suo intervento subito dopo il Ministro Gilkinet.

Gli interventi della politica sono stati da Mayne riconosciuti come un traguardo fondamentale, un endorsement necessario per l’industria ciclistica che ora si trova chiamata a produrre il risultato atteso.
Secondo Mayne non siamo più al punto in cui i politici riconoscono l’importanza del ciclismo ma rimandano il momento di occuparsene perchè altre sono le questioni urgenti.

La bici è diventata finalmente prioritaria anche per loro.
Questa idea deve essere diffusa, perchè l’obiettivo è quello di portare più persone in bici, più donne, più anziani, più bambini, mettendo a disposizione più parcheggi, più ciclabili, più biciclette.

Le bici devono diventare più economiche, comprese quelle elettriche, che consentiranno l’accesso di più persone all’uso delle due ruote.

Anche per Mayne il cammino è tutto da compiere, ma l’obiettivo deve essere quello di creare un vero e proprio ecosistema ciclistico europeo.

Si tratta di un lavoro “duro, difficile e significativo”, che merita proprio per questo dedizione e convinzione.

 

Un mondo di servizi connesso e sostenibile

Il resto della giornata ha confermato la maturità del sistema cycling in Europa, con l’intervento di numerosi membri che hanno confermato una visione unitaria in cui prevalgono i concetti di connettività, sostenibilità e fiducia.

Secondo Anna Buchmann di Noca Mobility stiamo attraversando un momento eccitante, in cui si è passati da un generico intento di collaborazione ad una chiara visione di come questa collaborazione può esplicitarsi nello scambio di dati e informazioni fra le aziende.

Sempre sua l’osservazione su quanto le tematiche legate alla sostenibilità vadano affrontate nel dettaglio, senza nascondersi dietro alla natura della bicicletta come oggetto green.

Le filiere vanno verificate, i fornitori vanno verificati, le materie vanno verificate, e tutto quello che può garantirci un’industria sana e trasparente.
Nel corso dello stesso panel del Summit CIE, Raymond Gente del gruppo PON ha ribadito l’importanza di cogliere il momento per dimostrare l’affidabilità del sistema industriale e confermare la sua capacità di interloquire con le forze politiche producendo i risultati attesi.
La convergenza delle visioni economica e politica è infatti di fondamentale importanza, ma sussiste ancora un problema di fiducia per cui l’industria deve essere in grado di giustificare l’investimento della parte politica sul mondo cycling.

Collaborazione e sviluppo

L’impressione tratta dal Summit CIE del 9 marzo è senz’altro quella di un momento decisivo per il mondo della bici.
Da qui a pochi anni sarà evidente se la svolta auspicata da politica e attori economici sarà realmente possibile.

La nostra sensazione è che i livelli di fiducia e di competenza siano alti e soprattutto che esista un (raro) senso di collaborazione fra realtà diverse che lavorano verso un obiettivo comune, grazie anche al lavoro del CIE.

Anche Clorofilla comprende l’importanza di questo lavoro di rete che si inserisce nell’ottica di una crescita economica diversa, che non guarda soltanto al profitto immediato ma considera il ruolo sociale che ogni operatore svolge nel contesto in cui opera.

Questa è da sempre la filosofia di Buratti Meccanica e con l’intervento in un settore strategico per il cambiamento come quello del ciclismo attraverso il marchio Clorofilla l’azienda si propone di farne il cuore della sua missione.

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Clorofilla diventa socio Euromobility, associazione italiana dei mobility manager

Nel 2023 Clorofilla entra in Euromobility, l’Associazione italiana dei mobility manager.
Al fianco di aziende e di amministrazioni già attive nel campo della mobilità sostenibile, Clorofilla mette la propria esperienza al servizio di un paese sempre più ciclabile.

Chi sono i mobility manager

Il cosiddetto “Decreto rilancio” del 2020 (Legge 17 luglio 2020, n. 77) ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese private e gli enti pubblici con più di 100 dipendenti situate nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti l’adozione del cosiddetto piano di spostamento casa-lavoro rivolto ai dipendenti.
Tale piano serve a definire una strategia per facilitare gli spostamenti del personale ed evitare di contribuire al congestionamento del traffico urbano.
A tal fine deve essere prevista la figura del mobility manager, un incaricato con competenze utili a contribuire al processo decisionale, alla programmazione, definizione e realizzazione del piano di spostamento.

E’ chiaro quindi che le figure dei mobility manager saranno sempre più richieste e presenti nel mondo lavorativo, così come sempre più necessarie saranno le competenze in tema di mobilità sostenibile.
L’associazione Euromobility si occupa di fare formazione in questo senso dal momento della sua costituzione, nell’anno 2000, quando ancora quella del mobility manager era una figura definita a livello legislativo ma non obbligatoria per enti e aziende.
Nel 2011 è stata designata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come National Focal Point per l’Italia in EPOMM – European Platform on Mobility Management.

Clorofilla entra in Euromobility

Cosa fa Euromobility

Ad oggi l’associazione si occupa di curare i rapporti in materia di mobilità sostenibile con le Istituzioni nazionali e internazionali, promuovendo meeting, eventi, convegni e progetti di sensibilizzazione ed educazione in ambito scolastico, come Annibale, il Serpente Sostenibile.
Tiene inoltre corsi di formazione e workshop su tematiche che vanno dal mobility management alla qualità dell’aria, sulla mobilità ciclistica e così via.
Ogni anno organizza due conferenze dedicate alla mobilità, la conferenza MobyDixit e la Conferenza Nazionale sui PUMS per pianificazione della mobilità urbana e in particolare ai Piani Urbani di Mobilità Sostenibile .

Fornisce inoltre supporto alla P.A. e alle aziende per la redazione dei piani di spostamento casa-lavoro e per l’introduzione di servizi di mobilità sostenibile.
Realizza sondaggi e campagne di monitoraggio per la stima dell’impatto della mobilità sostenibile sulla qualità dell’ambiente e fornisce supporto tecnico-scientifico alle ricerche di settore e gestisce due  l’osservatorio PUMS e l’Osservatorio 50 Città.

Clorofilla entra in Euromobility

Perché Clorofilla entra in Euromobility

Entrando a far parte dell’Associazione Clorofilla intende contribuire con il proprio know how e i propri prodotti allo diffusione di una cultura della mobilità sostenibile che coinvolga gli attori pubblici e privati in modo estensivo.
Con la stipula di una convenzione ad hoc con Euromobility, inoltre, rende più economico e immediato l’acquisto dei prodotti che possono servire all’implementazione di aree e servizi dedicati al ciclismo.
Inoltre, la partecipazione del team Clorofilla agli eventi e ai seminari organizzati da Euromobility renderà l’azienda più capace di rispondere alle esigenze degli utenti e di sviluppare una maggiore conoscenza delle problematiche legate alla mobilità sostenibile che potranno essere utili sia in fase di consulenza sia per lo sviluppo di nuove e più adeguate soluzioni.

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I piani strategici di mobilità ciclistica in Europa e in Italia

Quanto investono e quali piani adottano per promuovere la mobilità su due ruote i vari stati europei?

Lo rivela il secondo report realizzato dalla European Cyclists’​ Federation sullo stato delle strategie per la ciclabilità.

Con l’approvazione nel 2021 del Pan-European Master Plan for Cycling Promotion siglato da 54 paesi dell’area europea, gli stati sono si sono impegnati a sviluppare e mettere in atto un piano strategico nazionale entro il 2030. L’obiettivo complessivo del piano è di raddoppiare entro la stessa data il numero di spostamenti in bicicletta sul territorio nel suo complesso.

Come per la maggior parte degli altri paesi europei anche l’Italia ha adottato il suo primo piano strategico, che copre nel nostro caso il biennio 2022-2024.

Le strategie previste dai vari paesi riguardano interventi misti sulla mobilità nel suo complesso, con azioni volte non soltanto a migliorare le infrastrutture e a facilitare l’utilizzo della bicicletta, anche in combinazione con i trasporti pubblici, ma anche a interventi di tipo educativo che contribuiscano nel tempo all’educazione della cittadinanza all’uso delle due ruote e ad un cambio duraturo della cultura della mobilità e delle pratiche quotidiane.

Nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed Extraurbana italiano le azioni previste demandano la quasi totalità degli interventi agli enti locali e in particolare ai comuni..

Tra questi interventi è previsto, ferma restando l’autonomia dei comuni in materia di mobilità urbana, anche il provvedimento cosiddetto “città 30 km/h”, approvato dalla Città di Milano dove sarà in vigore dal 2024.

Il documento recita che “tale approccio è ritenuto di particolare valore per favorire lo sviluppo di una ciclabilità diffusa e sicura nelle città, garantendo una rete stradale a misura di bicicletta”.

Il provvedimento non è dunque soltanto una (lodevole) iniziativa della giunta milanese, ma il frutto di un processo di cambiamento in atto a livello internazionale, richiesto dall’Unione Europea e formalmente sostenuto dal nostro governo.

Per questo ogni azione in tal senso è non solo la benvenuta ma il segno di un’evoluzione ormai avviata e inarrestabile in una direzione che vediamo chiara davanti a noi, fatta di spazi urbani riconquistati ad una mobilità a misura d’uomo e di ambiente.

 

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Clorofilla diventa sponsor di Finale Outdoor Region

Con accordo recentemente stipulato e ufficializzato nel corso dell’assemblea annuale tenutasi il 1° dicembre, Clorofilla diventa sponsor del consorzio Finale Outdoor Region (FOR) per tutto il 2023 insieme ai marchi Bosch, in qualità di main sponsor, Ship to cycle e Futurenergy.
Finale Outdoor Region è il consorzio privato che riunisce gli operatori hospitality, food & beverage, beach e outdoor del Finalese con l’intento di promuovere, tutelare e valorizzare il territorio partendo proprio dagli sport outdoor che hanno reso Finale Ligure un brand importante a livello mondiale.

Clorofilla diventa sponsor di Finale Outdoor Region

Il titolare Lorenzo Buratti sul palco insieme ad Enrico Guala durante la presentazione al consorzio FOR

La presenza di Clorofilla a Finale Ligure è il frutto di relazioni umane prima ancora che professionali. Relazioni che si sono create nel corso degli anni durante i quali abbiamo frequentato questa località come biker appassionati, avendo così modo di innamorarci del suo territorio e di assistere alla sua evoluzione.
L’enorme lavoro svolto dal Consorzio FOR nasce da un gruppo di persone che hanno saputo vedere lontano nel tempo, scommettendo trent’anni fa sul potenziale delle attività outdoor, e in particolare sul mondo mtb e più recentemente emtb, come volano di crescita per tutto il territorio.

I numeri eccezionali presentati nel corso dell’assemblea annuale del consorzio testimoniano della bontà di questa visione, che rende oggi Finale Ligure una delle mete più ambite per i bikers di tutto il mondo, a cui molte realtà guardano come esempio di buone pratiche e idee innovative per il turismo sportivo.
Clorofilla si riconosce nei valori che animano questa visione, che fa della presenza dei ciclisti sul territorio una ragione di crescita sostenibile, di salvaguardia e di valorizzazione, e non di sfruttamento.

L’accordo di sponsorizzazione prevede un ritorno in termini di visibilità attraverso i vari, attivissimi canali di comunicazione attivati da FOR, oltre ad un rapporto diretto con i numerosi aderenti al consorzio.
Il  sostegno di Clorofilla si è tradotto concretamente anche nell’installazione di una colonnina Power e di una rastrelliera Liana presso la Outdoor Base di Finale Ligure.

L’infopoint Outdoor Base a Finale Ligure è un punto di riferimento essenziale per tutti i riders

Punto informativo IAT e area di partenza degli shuttle e dei tour guidati sui sentieri del finalese, la Outdoor Base è tappa obbligata per i numerosissimi biker presenti sull’area, che possono così usufruire dei servizi messi a disposizione da Clorofilla.
Nella primavera 2023 verrà aperto un secondo punto informativo a Pietra Ligure, dove è in fase di sviluppo un’ampia rete sentieristica dedicata in particolare alle bici elettriche. Anche la Outdoor Base di Pietra sarà dotata di colonnina di ricarica e riparazione e rastrelliera Clorofilla accessibili a tutti i biker gratuitamente.

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Colonnina di ricarica e assistenza per biciclette Clorofilla®️: brevetto per il funzionamento con cavi scorrevoli

Siamo lieti di annunciare che Buratti Meccanica ha ottenuto per Clorofilla®️, stazione di assistenza e ricarica ebike, la concessione del brevetto per quanto concerne il funzionamento con cavi scorrevoli.

I cavi scorrevoli caratterizzano la colonnina Clorofilla®️, essendo presenti nei modelli Power e Basic

Ai cavi sono attaccati un cacciavite a croce, un cacciavite a taglio, una chiave inglese, una coppia di leve smonta gomme e una chiave serraggio pedali da 15 mm.

Dalla nostra passione per il cicloturismo è nata l’idea di Clorofilla®️, la stazione di assistenza che vorremmo trovare sul nostro percorso ogni volta che abbiamo un problema tecnico.

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Design & Innovation Award 2020

Clorofilla ha vinto, per la categoria Turismo, il Design & innovation Award 2020.

Questo premio seleziona i migliori prodotti dell’ambito ciclistico, non solo dal punto di vista estetico ma con test concreti.

Nel nostro piccolo, siamo davvero contenti e orgogliosi di continuare a portare creatività e inventiva Made in Italy nel mondo.

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